martedì 6 marzo 2012

Al Amal Stella Rossa Bari: il grande esempio di uno sport che unisce i popoli

da Giornale di Puglia

BARI. Il bello dei giovani è che nonostante le grigie sfumature della vita, riescono a colorare la realtà con i loro sogni, con le loro speranze, con i loro ideali. Fortunatamente non bisogna andar così lontani per cercare degli esempi; è sufficiente affacciarsi al mondo di Al Amal Stella Rossa Bari per comprendere come un gruppo di ragazzi ha con coraggio saputo trovare, nelle difficoltà delle barriere sociali e politiche, una chiave per accedere alla collaborazione tra uomini di diverse etnie e tra giovani e istituzioni. A spiegarci di cosa si tratta sono proprio il tesoriere Angelo Lamorgese e il Segretario Andrea Strippoli:

-Cos'è Al Amal Stella Rossa Bari?
1) al amal stella rossa (AASR)è una squadra di calcio composta da immigrati di diverse nazionalità(nigeria, somalia, marocco, tunisia, costa d'avorio, senegal) e qualche italiano. la squadra è iscritta al campionato di III categoria 2011/12 provincia Bari-BAT. l'iscrizione è stata possibile grazie al finanziamento ottenuto dalla regione puglia mediante partecipazione e conseguente vincita del bando di principi attivi 2010.

-Cosa vi ha spinto a idealizzare e quindi realizzare un simile progetto?
2) bari è sede di un CARA e anche di un CIE, nonché una città di mare con un porto che è stato teatro di uno dei momenti più importanti più belli e dolorosi della storia dell' immigrazione.
Il fenomeno migratorio, quindi, è una componente essenziale della nostra città. tanti sono gli immigrati presenti a bari che arrivano per cercare un lavoro, che spesso non trovano, e condizioni di vita migliori. ma ciò che li accoglie è un territorio privo di opportunità lavorative e con politiche di accoglienza che non facilitano l'integrazione o comunque una vita serena. il progetto, quindi, ha come obiettivo principale quello dell'integrazione tra immigrati di diverse comunità e italiani, siano essi avversari o compagni di squadra, fornire attraverso il gioco più collettivo e popolare del mondo questa possibilità, insieme a quella di divertirsi e magari la possibilità di trovare delle opportunità calcistiche. molti dei ragazzi hanno diverse esperienze nelle squadre dei rispettivi paesi. abbiamo scelto come nome al amal che in arabo vuol dire "la speranza", proprio perché vogliamo dare a molti di loro la possibilità di divertirsi e laddove ci siano grandi capacità, la speranza di entrare a far parte di qualche squadra a livello professionistico.

-Quale valore sociale assume questo progetto considerando lo status quo della società contemporanea? Quanto era pronta la società per accogliere una simile idea? Come ha riposto la comunità a questo progetto?
3) nella società italiana, e in particolare nel sud, il fenomeno migratorio è ancora visto come un qualcosa di nuovo; non siamo ancora un paese multietnico a tutti gli effetti come lo può essere quello francese, tedesco, inglese, anche se stiamo crescendo da questo punto di vista. il fenomeno in questione è ancora visto come un problema da affrontare in maniera politica , come un qualcosa che può portare voti o meno alle urne, e non con pratiche di buon senso che affrontino il fenomeno in maniera non anacronistica come è stato fatto fino ad ora.
aver vinto un bando regionale però è un segnale molto positivo in quanto chi ha valutato il progetto ha tenuto conto dell'importanza sociale che questo progetto può avere. Anche durante le partite abbiamo notato grande accoglienza e ospitalità da parte delle squadre avversarie, come se anch'esse avessero sposato la causa. probabilmente anche perché stiamo perdendo quasi sempre.
Un ringraziamento particolare va alle società della U.S. Spinazzola e Ultrattivi Altamura. L'obiettivo adesso è far conoscere la squadra alla cittadinanza barese e renderla partecipe a questo nostro progetto.

-A quali difficoltà sociali, burocratiche ed economiche avete dovuto far fronte?
4) difficoltà economiche al momento non ne abbiamo trovate, anche perché abbiamo un budget di 25mila euro;sono le pratiche burocratiche che ci stanno bloccando molto. Ad esempio non basta il semplice permesso di soggiorno per potersi iscrivere, ma ci vuole il certificato storico di residenza e un'autocertificazione lavorativa. il certificato storico si richiede al comune di bari, e quindi i ragazzi sono soggetti alla lentezza della burocrazia italiana protagonista anche del ritardo di rinnovi del permesso di soggiorno, la certificazione più importante sia per una permanenza nel territorio sia per l'iscrizione al campionato.
ma non vi è solo la burocrazia, spesso molti ragazzi non avendo grossi punti di riferimento in città e non sapendo muoversi, ritardano nella richiesta delle suddette carte. ecco,la responsabilità di queste difficoltà è da entrambe le parti.

-Un pregio e un difetto di questa associazione sportiva
5) un pregio è la volontà di fare bene e l'armonia che si crea nello spogliatoio prima e dopo ogni partita; un difetto è senza dubbio l'inesperienza nostra e quindi dello staff organizzativo che si è trovato a gestire un'iniziativa nuova per tutti e sotto tutti i punti di vista. ma dagli errori impariamo, l'anno prossimo faremo meglio, perché le potenzialità sono tante.

-L'episodio più divertente e l'episodio più triste a cui avete assistito da quando avete messo su questa associazione?
6) episodi divertenti ce ne sono stati parecchi e molti sono stati anche gli episodi belli che ti stimolano ad andare avanti nonostante le difficoltà. ad esempio quando andammo a latiano(brindisi) a giocare un'amichevole contro la squadra locale che milita in prima promozione;si avvicinarono i dirigenti della squadra avversaria dicendoci che avevano puntato gli occhi su un nostro giocatore che avrebbero voluto militasse nella loro squadra per il campionato prossimo. il ragazzo in questione fu contentissimo perché per lui significava realizzare il sogno di giocare in una squadra molto ambiziosa nell'ambito del calcio dilettantistico che gli permetterà di ottenere anche un contributo mensile utile ai fini di condurre una vita dignitosa.le trattative diciamo che sono in corso.
l'episodio più brutto è capitato diverso tempo fa ed è afferente alle difficoltà di integrazione che stiamo incontrando, specie tra ragazzi di diverse comunità. all'inizio, perché adesso stiamo notando dei miglioramenti, i ragazzi delle medesime nazionalità giocavano solo tra loro; è capitato che un ragazzo nigeriano stufo di non aver ricevuto neanche un pallone si diresse verso un suo compagno di squadra marocchino inveendo contro di lui mettendogli le mani al collo. il tutto è stato risolto convocando i ragazzi e facendo capire loro, nonostante le difficoltà di comunicazione perché non tutti parlano l'italiano, i fini del progetto. diciamo che i primi effetti si stanno avendo, anche se è un processo molto complesso e che richiede molto tempo.

-Quali sono i progetti futuri?
7) vorremo iscriverci al campionato dell'anno prossimo sfruttando l'esperienza e gli errori di quest'anno per poter far decollare la squadra e il progetto. stiamo cercando sponsor che ci finanzino per poter affrontare nella maniera migliore l'anno venturo, in quanto i soldi ottenuti dalla regione che stiamo mettendo da parte potranno coprire solo una parte delle spese.

-Cosa ti sentiresti di comunicare ai giovani come te che non conoscono simili realtà?
8) è un'esperienza molto difficile, alle volte pensiamo di abbandonare, ma quando vedi che cominciano ad emergere i primi risultati ,non solo calcistici, ricevi delle soddisfazioni che ti stimolano ad andare avanti. alcuni ragazzi vengono da situazioni non facili, e vederli felici prima e dopo ogni partita è una grande cosa, anche perché in quel momento dimenticano le difficoltà che ogni giorno si trovano di fronte.difficoltà causate da una incapacità della politica di affrontare questo problema.
Un progetto, quello appena descritto, che dovrebbe farci riflettere su quanto orizzonti apparentemente irraggiungibili diventano alla portata di tutti e soprattutto dei giovani se solo si impara a credere. Un contributo potrebbe essere senza dubbio quello di continuare a supportare questa associazione sia come cittadinanza che come istituzioni, diffonderlo, farlo conoscere nelle sue peculiarità ergendolo come esempio di socialità nella sua capacità di trovare nelle differenze i più importanti elementi di incontro e di unione tra gli individui.

domenica 15 gennaio 2012

Vittoria sfumata al 95simo (su rigore...)

Al Amal Stella Rossa - Federiciana Altamura 3-3

BARI - Ancora una prestazione maiuscola per l'Al Amal Stella Rossa che in questa ottava giornata di campionato pareggia in un pirotecnico 3 a 3 contro la Federiciana Altamura.
Inutile sottolineare come il successo sia sfumato al 95simo per un rigore generoso concesso agli ospiti dal direttore di gara. Ormai le direzioni a senso unico da parte dei fischietti della categoria non fanno più notizia.

Dopo un primo tempo equilibrato in cui gli ospiti trovavano il vantaggio grazie ad un'indecisione del portiere, il secondo tempo vedeva finalmente concretizzarsi le consuete trame offensive dell'Al Amal. In poco più di venti minuti tre bellissimi gol portavano il risultato sul 3 a 1 per i padroni di casa, la partita si avviava verso la conclusione e il risultato non poteva che sancire una evidente superiorità tecnico e tattica. Ma il calcio è strano e l'inesperienza in questi casi gioca spesso brutti scherzi. Il 3 a 2 arrivava in mischia su corner all'80simo. All'85simo Al Amal falliva il gol del 4 a 2 clamorosamente. Al 95simo un affondo in area degli ospiti, un contrasto come tanti e l'arbitro che decretava il rigore. Conclusione parata, sulla respinta il pareggio, un 3 a 3 che lascia l'amaro in bocca per una vittoria che sarebbe stata meritatissima.
Resta la soddisfazione per un'altra prestazione maiuscola che conferma la crescita dell'Al Amal Stella Rossa in questo campionato.

domenica 8 gennaio 2012

Prima vittoria in campionato!!!


Altamura - Al Amal Stella Rossa 2-3

Che qualcosa stesse cambiando lo avevamo intuito. I giocatori dell'Al Amal hanno dimostrato di cominciare a prendere fiducia con il nostro calcio già il 29 dicembre nell'amichevole a Latiano (2-2 contro una squadra di prima categoria).

Alla ripresa del campionato dopo la pausa natalizia arriva la prima vittoria. Una vittoria netta più di quanto possa dire il risultato, maturata attraverso il bel gioco offensivo, il cuore, la voglia che questi ragazzi hanno sempre messo, sin dall'inizio del campionato. Il progetto nato dal bando di Principi Attivi 2010 stava dando già i suoi frutti dal punto di vista dell'integrazione e dell'accoglienza. Ora arrivano anche i risultati.

La partita. Primi dieci minuti di fuoco della Stella Rossa che schiaccia la compagine altamurana nella sua meta campo. Al primo affondo dei padroni di casa l'arbitro decreta un rigore inesistente per una presunta uscita del portiere in gioco pericoloso (peccato che avesse la palla tra le mani quando l'arbitro ha fischiato il fallo). La decisione davvero discutibile disunisce la Stella Rossa che subisce intorno al ventesimo il 2 a 0. La partita sembra ormai aver preso la solita piega.

Ma così non è. Quella superiorità atletica e tecnica che ha caratterizzato i primi dieci minuti si manifesta nuovamente dopo l'1-2 iniziale. Le trame di gioco sono quelle di una squadra che ha cominciato davvero a conoscersi e producono il gol del 2-1 al venticinquesimo, e il meritatissimo pareggio allo scadere del primo tempo.

La ripresa inizia con ritmi molto più blandi. La Stella Rossa è padrona assoluta del campo, riducendo i padroni di casa nella loro metà campo con il solo intento di conservare il pareggio. Alcune buone occasioni da gol vengono annullate dall'arbitro per fuorigioco. Il gol della vittoria arriva con un'azione individuale all'85mo (cinque uomini saltati in area di rigore e palla all'angolino alla sinistra del portiere). Nel recupero altra macroscopica palla gol che porterebbe il risultato sul 4-2 per la Stella Rossa, fallita. Al 94simo un tiro da fuori area da parte dell'Altamura si stampa all'incrocio dei pali. Il fischio finale arriva subito dopo.

La Stella Rossa raccoglie la meritata vittoria. E se giocherà sempre così, non sarà l'unica in questo 2012.

lunedì 2 gennaio 2012

Primo bilancio per Al Amal Stella Rossa

Volevamo aspettare un risultato utile, che non è arrivato, prima di fare qualche considerazione sull’inizio del cammino dell’A.S.D. AL AMAL STELLA ROSSA.
Sono ormai sei le partite disputate dalla nostra squadra nel campionato di III categoria comitato di Trani e i numeri parlano chiaro: 6 sconfitte, 34 goal subiti e 3 goal fatti.
E’ l’inizio che non ti aspetti.
La squadra, priva di una preparazione atletica pre campionato, non gira, anche se ha ottime poten-zialità. L’obiettivo di questo progetto è creare integrazione attraverso il calcio, un’integrazione fatta di triangolazioni, verticalizzazioni e aperture i cui mittenti e destinatari hanno nazionalità diverse e cognomi pochi comuni almeno per il panorama del calcio dilettante italiano.
Ma siamo fiduciosi.
Infatti, il 29 dicembre si è disputata un’amichevole a Latiano, provincia di Brindisi, contro la U.S.D. Latiano squadra che milita nella prima categoria. Nonostante fosse un’amichevole i nostri ragazzi hanno mostrato un grandissimo carattere e una grinta che ha impressionato l’entourage della squa-dra avversaria. Nonostante la netta superiorità tecnica e atletica degli avversari, che per l’occasione hanno rimaneggiato la formazione, la partita è finita con un meritatissimo 2 a 2, sintomo di poten-zialità presenti, ma ancora da ben coltivare come mostrano gli scarsi risultati ottenuti nel campiona-to di III categoria.
La giornata a Latiano è stata soddisfacente non soltanto per il risultato e per la prestazione, ma an-che per l’atmosfera di accoglienza del paese ospitante che ha accompagnato tutta la giornata, che spinge le dirigenze delle due squadre a ripetere l’iniziativa magari con finalità benefiche.
La giornata a Latiano è simbolo dell’entusiasmo che si sta creando attorno alla squadra, ma soprat-tutto curiosità che ci stimolano a credere in questo progetto al di là del risultato prettamente calcisti-co che se positivo non farà altro che accrescere la soddisfazione dei nostri ragazzi.
Questa settimana finalmente cominceremo con i tre allenamenti che ci accompagneranno fino alla fine della stagione fiduciosi in un cammino che dovrà essere sempre più in discesa per i nostri ra-gazzi.
FORZA AL AMAL, FORZA NUOVA STELLA DEL MEDITERRANEO.

giovedì 15 dicembre 2011

Gemellaggio via web con i fans della Stella Rossa di Belgrado

Alcuni dei maggiori quotidiani sportivi serbi hanno pubblicato in questi giorni un articolo sull'Al Amal Stella Rossa, sottolineando la chiara ispirazione del nome della nostra squadra alla ben più famosa Stella Rossa di Belgrado. I fans della storica compagine serba hanno letteralmente invaso il nostro profilo facebook mostrando in maniera calorosa la loro simpatia nei confronti del progetto. Ricordiamo che la Stella Rossa vinse proprio a Bari nel 1991 la Coppa dei Campioni, battendo in finale l'Olympique Marsiglia. Magari un giorno organizzeremo un vero e proprio gemellaggio. Nel frattempo ecco una breve rassegna stampa:

S-Media

Sportske

giovedì 24 novembre 2011

Articolo su Corriere del Mezzogiorno



BARI - Per la squadra «barese» Al Amal Stella Rossa, la seconda di campionato sul campo della Virtus Molfetta è stata una brutta botta: 8-1 il risultato finale. Prevedibile dato che l’inesperta rappresentativa di migranti non ha ancora la preparazione atletica e l’affiatamento della ben più navigata formazione molfettese. I ragazzi dell’Al Amal, però, sono fiduciosi. Hanno deciso di raddoppiare gli allenamenti: ne effettueranno 2 a settimana al «Green Park» di Bari. Sono ancora a secco di sponsor e risultati tecnici, ma hanno voglia di farsi notare e sono convinti che in Puglia ce la faranno. Da quest’anno, infatti, la rappresentativa calcistica delle comunità migranti presenti nel capoluogo di regione partecipa al campionato di terza categoria della Figc, nella delegazione di Trani.

LA COMPOSIZIONE - Il team multirazziale è un’idea nata sui campi a sette del «Freetime» di Japigia, dove l’anno scorso andò in scena il primo torneo antirazzista della città di Bari, patrocinato dal comune. In quell’occasione i migranti, divisi per rappresentative nazionali, dimostrarono ottime doti tecnico-agonistiche, a tal punto da ingenerare nella testa degli organizzatori il sogno di una squadra da iscrivere nella Lega dilettanti, per poi un giorno, chissà, arrivare ai campionati che contano. A finanziare il progetto, con 25 mila euro, ci ha pensato la Regione Puglia, attraverso «Principi attivi», con cui Angelo Lamorgese e Andrea Strippoli, vincitori del bando e attualmente tesoriere e segretario della squadra, hanno potuto sostenere le spese di iscrizione al campionato e quelle relative alla attrezzature sportive. I giocatori, invece, tranne qualche premio partita, saranno senza stipendio. Per ora si accontentano dell’accoglienza dei baresi. L’Al Amal dispone di una rosa di 27 giocatori tra italiani, africani di varie nazionalità, afgani e giovani del Bangladesh (molti di loro sono rifugiati politici, gli altri sono immigrati regolarizzati). Nel team, che vanta l’originalità di un presidente-giocatore, il 29enne marocchino Nabil Erjali, figura anche un diciottenne somalo con recenti trascorsi nel vivaio del Psv Eindhoven.

Fabrizio Sereno
21 novembre 2011